Lettera aperta al candidato Giovanni Favia

Siamo lieti di sapere, tramite agenzie e tramite la puntata di giovedì 21 di AnnoZero, che il candidato grillino alle regionali Giovanni Favia porterà avanti il nostro progetto di legge regionale popolare di “Riforma delle Nomine”, più volgarmente detto “Anti-Casta”.
Rimaniamo tuttavia stupiti del fatto che in modo reiterato non chiarisca che il progetto non è nato da lui o dai suoi collaboratori, bensì da un gruppo indipendente chiamato Gruppo Riforma delle Nomine (qui il testo della legge).
È vero che la genesi della proposta di legge ha avuto luogo all’interno del movimento di Grillo nel 2007, ma le persone che hanno scritto la legge e che hanno raccolto le firme necessarie per presentarla all’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna sono in gran parte persone indipendenti, staccate dal movimento di Grillo.

Ci meravigliamo che proprio il rappresentante di un movimento che si definisce “a 5 stelle” si prenda i meriti di un progetto al quale non ha partecipato, e per il quale, anche se interpellato, nella fase più impegnativa non ha raccolto una sola firma, dimostrando un appoggio solo propagandistico invece di scegliere la strada di porsi come ascoltatore attento di istanze nate dal basso, come in questo caso.

Il gruppo “Riforma delle Nomine”, dopo aver raccolto più di 5.000 firme di cittadini emiliano-romagnoli (depositate presso l’Assemblea legislativa della Regione il 18 settembre 2009), ha inviato il testo della proposta di legge a tutti i consiglieri regionali – di destra, di centro e di sinistra – e ha intenzione di sottoporla all’attenzione di tutti i candidati alle prossime elezioni regionali. Il nostro auspicio è che, oltre al candidato Favia, tutti gli altri gruppi politici si esprimano, prima delle elezioni, in merito ai contenuti della legge.

Ringraziamo infine Enrica Manenti di Modena che, diversamente da altri candidati del Movimento 5 stelle dell’Emilia-Romagna, ha dato un contributo effettivo e concreto a questa iniziativa.
Speriamo che lo spirito di quel modo nuovo e trasparente di fare politica del quale il movimento Grillo vuole farsi portatore, si traduca in futuro in una comunicazione corretta verso i cittadini che intende rappresentare, e in un appoggio oggettivo a questo importante progetto di legge che il nostro gruppo ha portato in Emilia-Romagna.

4 Responses to Lettera aperta al candidato Giovanni Favia

  1. Giovanni Favia ha detto:

    Avevo appena inviato la mail che lascio qui in calce quando ho letto questo articolo sul vostro sito. Le idee non hanno il copyright, e se dovessero averlo qui potrebbe rivendicarlo solo Giuliano Buselli, infatti fu lui durante una riunione degli Amici di Beppe Grillo di Bologna, più di due anni fa ormai, a lanciare il gruppo “Anticasta” (allora la parola non risultava volgare). Purtroppo di questo non vi è più traccia nell’archivio storico dei grillini Bolognesi, perchè Laura Frascaroli, esponente del comitato riforma nomine ed ai tempi partecipante degli Amici di Beppe Grillo, abusando degli strumenti di moderazione a lei affidati sulla fiducia dall’assemblea, cancellò con poco tatto ogni scritto sul forum del gruppo dei grillini di Bologna.

    Comunque questo articolo è senza ragioni oggettive polemico ed offensivo per i grillini emiliano romagnoli che nelle varie città hanno appoggiato la proposta di legge. Il candidato presidente parla a nome di una moltitudine e ad Annozero, in un minuto e mezzo quello che importa è inviare il messaggio alle persone.

    Spero che a qualcuno non interessi altro, mi spavento quando sento litigare per “i meriti” e non vorrei che qualcuno voglia fare la guerra e delegittimare persone solo perchè poco simpatiche. Si parla in TV della legge davanti a sette milioni di persone? caspita ci sarebbe da stappare bottiglie di spumante, invece no, precisazioni, piccole polemiche, il proprio metro quadrato da tutelare…. E’ come se, nel caso in cui avessi deciso di parlare in TV della legge per ripubblicizzare l’acqua pubblica, il giorno il comitato dell’acqua mi avesse inviato una mail chiedendomi come mai io (parlavo poi a nome di un movimento) mi ero dimenticato di citarli, dandomi dell’incoerente e persona poco trasparente…. La solita Italietta.

    La legge è dei cittadini che vogliono un cambiamento e non privatizzata da un comitato.

    Vi lascio alla mail che ho inviato al comitato poco fa (voleva infatti essere un tentativo di collaborazione rispettosa e pacifica), prima di “incazzarmi” leggendo questo articolo pretestuoso.
    Alla prossima.
    P.S. la legge dei grillini si è sempre chiamata Anticasta, a noi piace, se per voi è volgare (quando eravate dentro gli Amici di Beppe Grillo di Bologna la chiamavate sempre così 🙂 continuate a chiamarla riforma nomine, ho capito che volete il copyright ma almeno non offendetevi se la chiamiamo come meglio ci viene o nel modo a cui siamo affezionati e soprattutto non offendetevi se cerchiamo di far diventare questi principi maggioranza culturale nel nostro paese. Grazie per l’aiuto.

    P.P.S. Comunque ribadisco: la legge non è “vostra” o “nostra”, la legge è di tutti quei cittadini che l’hanno formata o che vogliono liberamente sostenerla.

    Ciao Giovanni Favia

    Ecco la mail precedente alla vostra lettera:

    Vi scrivo per informarvi che la listabeppegrillo.it ha intenzione di
    promuovere, nel corso di questa campagna elettorale per le elezioni
    regionali, la legge denominata “anticasta” per la presentazione della quale
    il vostro comitato negli ultimi mesi, grazie anche a numerosi attivisti
    delle liste civiche legate al blog di Beppe Grillo, ha raccolto numerose
    firme. Siamo disponibili per incontri o per un confronto in merito alla
    legge. La regola sarà ovviamente quella di ricordare, quando il tempo che ci
    sarà concesso lo consentirà, la natura popolare della proposta di legge ed
    il lavoro del vostro comitato.

    Grazie per l’attenzione

    Giovanni Favia

    Candidato presidente lista Emilia Romagna a 5 stelle
    Consigliere comunale Bologna

  2. Serena Saetti ha detto:

    Quello che è scritto in questa lettera è falso!
    La legge è stata presentata soprattutto grazie a iscritti di vari meetup Amici di Beppe Grillo dell’EMilia Romagna,in particolare Bologna, Imola, Modena e Reggio Emilia. C’è poi chi uscendo dal meetup ha deciso che quella proposta di legge fosse solo sua cancellando tutte le discussioni a riguardo e appropriandosi di tutto il materiale per poter continuare la collaborazione. Ricordo molto bene i banchetti per raccogliere le prime 300 firme ai quali io ho sempre partecipato.
    Ho fatto stampare i moduli e i volantini con i soldi raccolti ai banchetti del meetup 14. Abbiamo collaborato con Crisz di Carpi per preparare le richieste dei certicati elettorali e inviato le richieste ai vari comuni. Probabilmente la nostra è stata solo bassa manovalanza, sicuramente il maggior merito va a chi ha collaborato alla stesura del testo della legge, quindi senz’altro al signor Pini, il signor Buselli e la signora Frascaroli, ma credo che il merito di questa iniziativa non puo’ essere solo di chi, meschinamente ci ha privato della soddisfazione di collaborare a una cosa in cui credevamo in molti!
    Solo dopo è stato creato questo sito, che comunque apprezzo, e solo dopo è stato deciso che non ci dovessero essere infiltrazioni politiche.
    I delusi come me dalle persone che si sono appropriate del progetto hanno deciso di cessare la collaborazione, ma non hanno mai smesso di credere in una proposta di legge giusta!!

    Serena Saetti
    Candidata alle regionali e collaboratrice di Favia
    Bologna

  3. anna ha detto:

    Giratelo a tutta bologna, Favia continua a prendersi meriti che non ha.
    Darò il mio piccolo contributo.
    Anna

  4. Michele Rubino ha detto:

    Brava Cinzia,
    ce ne sono tanti di cavalieri “rampanti” o meglio di arrampicatori. Perchè un consigliere regionale percepisce, fra tutto, intorno ai 9000 euro al mese, mentre ci sono lavoratori che si danno fuoco per la disperazione di aver perso il lavoro. Io propongo che ogni eletto versi ad una fondazione pro disoccupati, la metà del suo stipendio. Così sarei disposto a votare, previa conoscenza personale della sua fedina penale e del suo passato di volontariato “GRATUITO”. Un abbraccio. Michele

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